In Italia c’è sete di informazione corretta. Nell’ultimo anno caratterizzato dalla pandemia, l’ANSA, secondo l’Istituto Reuters, è il brand che ispira maggiore fiducia in Italia con l’82% degli italiani che la ritiene attendibile. E’ Seguita da Sky Tg24 e dal Sole 24 ore. Tra i siti d’informazione in prima posizione si attesta Tgcom24, seguito da SkyTG24, Repubblica, Fanpage, Corriere della Sera e Rainews. Nel campo del TeleGiornali al primo posto ci sono i tg RAI, seguiti da quelli di Mediaset e da Skytg24. Cresce la fiducia dei lettori nelle notizie, è arrivata al 44%. Sei punti in più rispetto all’anno scorso, ma ancora lontana dalla soglia psicologica del 50%. Secondo il Direttore dell’Istituto Reuters, anche se gli effetti “non sono uniformi e potrebbero non durare a gine pandemia, sono positivi per gli editori”.
Le notizie cartacee continuano la loro discesa. Solo il 18% degli italiani dichiara di utilizzare fonti cartacee settimanalmente. solo nel 2013 era il 59%. Un settore, quello della stampa cartacea, che in Italia stenta ancora a trovare la sua nuova dimensione, soprattutto in ambito locale. Continuano ad imperare le notizie online con il 76% e TV con il 75%. Se da un lato, si registra il sorpasso delle online su quelle tv,gli utenti continuano a non gradire le notizie a pagamento, Infatti solo il 13% paga le notizie online. Un retaggio culturale che viene da lontano.
Secondo Reuters in Italia il 68% degli italiani utilizza lo smartphone per le notizie, era il 25% nel 2013, in discesa i desktop che passano dal 58% al 42%.
Un segnale positivo per la qualita dell’informazione viene dall’aumento degli abbonamenti. Il calo pubblciitario, infatti, è stato compensato dagli abbonamenti. Questo ha avuto una ripercussione positiva sulla qualità dell’informazione. Ma siamo ancora lontani da un sistema sano ed equilibrato in cui non ci sono condizionamenti. In generale, la pandemia ha avuto effetti quasi devastanti sulla stampa cartacea in quasi tutta l’Europa.
