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DL Ucraina bis, cosa sta succedendo

di Tiziana Stramaglia

Il DL Ucraina bis sta incontrando diversi ostacoli. Il Decreto Legge deve affrontare il percorso di conversione da Decreto Legge a Legge dello Stato a tutti gli effetti. Conversione attuabile solo in Parlamento così come previsto dalla Costituzione.

Il Senato ha già approvato la conversione ma nella Camera dei Deputati ha incontrato un grosso scoglio, che sta facendo scricchiolare la maggioranza parlamentare.

DL Ucraina bis pregiudiziale costituzionale

Fratelli d’Italia ha richiesto una votazione sulla pregiudiziale costituzionale posta in essere dal Decreto Legge.

Per ben tre volte il voto sulla pregiudiziale è saltato per mancanza del numero legale di Parlamentari.

La votazione sulla pregiudiziale di FdI al dl Ucraina bis si terrà domani alle 10: lo ha annunciato all’Assemblea di Montecitorio il vicepresidente Andrea Mandelli.

In Parlamento c’è forte rammarico perchè Draghi, ha posto la questione di fiducia su un decreto su cui non c’è stato nessuna possibilità da parte del Parlamento per eventuali discussioni o modifiche.

“La maggioranza di Governo si è dimostrata estremamente superficiale su un provvedimento delicato come il decreto Ucraina. Le forze di Governo, nonostante possano contare sulla maggioranza più numerosa della storia della Repubblica Italiana, riescono a non permettere il raggiungimento del numero legale in Aula. Fratelli d’Italia è presente per rispettare il proprio ruolo d’opposizione costruttiva e per ricordare, alla maggioranza dei “migliori assenti”, che il lunedì è un giorno lavorativo…”

Lo dichiara Maria Teresa Bellucci, deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari sociali della Camera.

Anche Salvini contro il Decreto

Salvini “critica” dolcemente il governo per il decreto.

“Mandare aiuti economici e militari all’Ucraina,inizialmente era giusto e lo abbiamo votato con convinzione, ora ulteriori invii di armi non penso siano la soluzione giusta. Il dialogo non si prepara con l’invio di altre armi”.

Queste le parole di Salvini molto pacate per andare in contro soprattutto alle richieste del elettorato della Lega contrario all’invio di ulteriori armi. Dello stesso pensiero buona parte degli elettori dei M5S.

Ormai, tranne Draghi e PD, quasi tutti i partiti politici italiani sono contrari all’invio di ulteriori armi. Consci che il continuare questa strage di persone non farà altro che impoverire l’Unione Europea e soprattutto l’italia che entro pochi mesi si troverà in enormi difficoltà di approviggionamento di gas e grano. Secondo Salvini, ”senza queste due materie prime ci sarà una strage di posti di lavoro”.

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