Aumentano scandalo e dissenso per ciò che è avvenuto all’Eurovision. Diverse le accuse e le situazioni poco chiare. A partire dalla Romania che ha denunciato che i voti della sua giuria, ben 12 punti, erano per la Moldavia e non per l’Ucraina. Risulta ancora più vergognosa la denuncia sui presunti problemi tecnici che non hanno permesso alla Romania di contestare immediatamente l’accaduto. Altri paesi denunciano delle irregolarità soprattutto nella semifinale dove si è assistito alla squalifica dalle votazioni le giurie di 6 paesi.
Si era già abbondantemente predetta la vittoria dell’Ucraina: il contest musicale ha subito un enorme bombardamento mediatico con appelli a votare “Ucraina” non per la bellezza della canzone in sè ma come “schiaffo politico e morale” alla Russia con l’intervento del presidente Zelensky a favore della propria nazione. Quest’ultima è un’altra situazione poco chiara dal punto di vista del regolamento del contest. Molti si chiede se sia giusto “mediaticamente” supportare un singolo paese in un contest dove ne partecipano ben 40.
La politica ed i media dominano sport, cultura e spettacolo
Un problema che non riguarda solamente l’Eurovision. Dall’inizio della guerra si è visto una netta prevalenza delle decisioni politiche nell’eliminare la Russia di Putin non solo come entità politica ma anche culturale. Atleti, cantanti, attori, presidenti di squadre di calcio, piloti: chiunque è finito nel mirino della democrazia occidentale. Un nuovo Maccartismo tutto europeo dal sapore squallido e ben poco democratico. Un’atteggiamento che da una parte è giusto quando si colpiscono i soggetti che hanno deciso l’invasione dell’Ucraina ma che diventa subdolo quando colpisce cittadini russi innocenti. In questo caso, invece è intollerabile che vengono colpiti direttamente cittadini europei.
Le accuse al contrario dell’Eurovision
L’EBU, infatti proprio nel pieno dello svolgimento della finale ha comunicato l’annullamento dei i voti delle giurie di sei Paesi per la seconda semifinale che per la finale.
In particolare, a subire la sanzione sono stati Azerbaigian, Georgia, Montenegro, Polonia, Romania e San Marino. Secondo quanto riportato dall’emittente belga VRT,il problema si legava a uno scambio di voti tra i Paesi in questione.
Un portavoce dell’EBU ha affermato di aver “lavorato con il suo partner votante per calcolare un risultato aggregato sostitutivo per ciascun paese interessato” . “Asegnando una serie diversa di punti “calcolati sulla base dei risultati di altri paesi con record di voto simili”. Cosa significa? Che sulla base di una statistica sono stati annullati i voti di 6 paesi e sempre sulla base di questa statistica i voti sono stati assegnati, in una parte, alla “vincente” Ucraina.
C’è da chiedersi se l’annullamento non si sia verificato per evitare la sconfitta dell’Ucraina. Molte le domande da porsi su un contest che si è dimostrato ben poco trasparente. A tratti sembra uscire da un romanzo distopico dove anche la musica è asservita al potere. C’è anche da domandarsi se i voti ” da casa” non siano stati manipolati in qualche modo.
Speriamo che chi di dovere faccia luce su questi eventi e dimostri che l’Ucraina ha vinto senza brogli o al contrario se così fosse procedere ad una nuova votazione con l’esclusione dell’Ucraina dal contest.
Fonti: https://www.eurofestivalnews.com/2022/05/16/eurovision-2022-reazioni-paesi-coinvolti-scandalo-voting/ , https://tebigeek.com/eurovision-2022-votando-irregolarita-sam-ryder-del-regno-unito-potrebbe-essere-effettivamente-arrivato-terzo-quando-lo-scandalo-colpisce-il-concorso/ , https://www.kulturjam.it/news/eurovision-romania-accusa-brogli/
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