Il Comitato SAT (di cui abbiamo parlato qui ) è giunto, poco dopo la sua nascità, ad una piccola vittoria “civica”. Ripristinando la legalità su una questione poco chiara di occupazione di una piazzetta pubblica. La situazione viene ripristinata grazie all’intervento social dell’ex senatore Aleandro Longhi coordinatore del Sat.
Qui di seguito il comunicato del SAT ad opera della vice-coordinatrice l’Avv. Irene Masciola.
Una Vittoria del Comitato SAT
Il Comitato SAT, per mezzo della sottoscritta, che ne è vice-coordinatrice, aveva denunciato che ad Ariano Irpino, la piazzetta Ettore Scola, la scorsa estate, era stata privatizzata in favore dell’ex Sanacore e che soltanto dal 4 novembre scorso era stata restituita alla sua destinazione di parcheggio a servizio del centro storico, peraltro solo parzialmente, mentre era rimasta privatizzata la parte adiacente all’ex Sanacore, recintata con fioriere, non per essere utilizzata, ma soltanto per inibire il parcheggio. Il 16 maggio, anche il senatore Aleandro Longhi, coordinatore del Comitato Salute, Ambiente e Territorio, aveva denunciato sui social che, nonostante il mio articolo, nulla era cambiato. Soltanto dal 17 maggio nella piazzetta si è finalmente ripristinata la normalità e la legalità.
Gli amministratori comunali vivono su Marte?
Gli amministratori del Comune non si erano accorti di nulla o forse facevano finta di non sapere? Vivono ad Ariano o su Marte? Dopo questa prima vittoria, continueremo la nostra battaglia per la legalità e la convivenza civile. Chiederemo per questo, come prevede la legge, l’accesso agli atti, allo scopo di ricostruire questa strana vicenda. Vigileremo affinché nell’estate che si accinge ad arrivare, non si giunga di nuovo a privatizzare la piazzetta. Adiacente al Sanacore c’è il largo marciapiede di Palazzo Forte, che può ospitare tavolini e sedie per le attività di ristorazione previste dalle normative vigenti: perché non utilizzarlo?
Avv. Irene Masciola
Plausi per queste iniziative che aiutano a ripristinare la legalità e la civile convivenza. Non permettendo a chi non ne ha il diritto di prevaricare sul bene comune.