Negli ultimi anni sempre più giovani si mobilitano per la lotta alla crisi climatica, chiedendo a gran voce politiche mirate e dimostrando impegno e consapevolezza, convinti che per aiutare il Pianeta servono impegni e azioni concrete non più rimandabili.
Il progetto di Legambiente, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha l’obiettivo di mobilitare migliaia di giovani volontari in tutto il Paese, coinvolgendoli in attività dirette ad affrontare le grandi sfide ambientali.
Paestum ha ospitato la quarta edizione, con oltre 300 giovani in prima linea per l’ambiente. Giovani attivisti di tutta Italia hanno discusso di tematiche ambientali, come come Ecomafie, Economia Circolare, Giustizia Climatica, per progettare insieme un futuro più ecologico e sostenibile.
Tre giorni di workshop e tavoli tematici conclusi con un flashmob dalla spiaggia dell’oasi con il messaggio “No Gas No Nuke”, per ribadire la propria contrarietà alla proposta di tassonomia verde Ue, che prevede l’inserimento di nucleare e gas come investimenti sostenibili, equiparandoli alle energie rinnovabili.
È stata anche un’occasione per conoscere il territorio e le esperienze virtuose, come il progetto di Orto Mondo, progetto di cohousing sociale di lavoratrici e lavoratori migranti, che unisce tutela dell’ambiente, agricoltura a chilometro zero e rispetto dei diritti umani.
«La partecipazione e il coinvolgimento dei giovani – dichiara Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – rappresenta il cuore pulsante dello Youth Climate Meeting. Siamo convinti che i giovani possano davvero cambiare il mondo, hanno le idee ben chiare su quello che vogliono e sulle azioni che i grandi della terra devono mettere in campo per accelerare, davvero, la transizione ecologica ed energetica del Paese e per tutelare l’ambiente».