In Italia ci sono circa 1200 chilometri di linee ferroviarie attualmente chiuse o sospese. È quanto si legge nel dossier “Futuro Sospeso” realizzato da Legambiente, UTP AssoUtenti, Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali FIFTM, Kyoto Club e Fondazione Cesare Pozzo.
Il dossier esamina la situazione di 38 linee ferroviarie ancora in buone condizioni e, quindi, ripristinabili in tempi brevi, che potrebbero essere riaperte, per rispondere al bisogno di mobilità sostenibile.
Le politiche per stimolare il futuro delle ferrovie sono molteplici. La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al decreto del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, concordato con i ministeri dell’Economia e delle finanze, della Cultura e del Turismo. Il ministero della Cultura stanzierà 435 milioni di euro per recuperare 26 tratte ferroviarie di interesse artistico e culturale; i fondi PNRR per alcune linee.
In Campania sono due le linee sospese, tratte ferroviarie che potrebbero essere riaperte e dare un contributo importante al miglioramento del trasporto locale delle aree interne.
La Castellammare-Gragnano
Una tratta di 12 chilometri che collega due Castellammare e Gragnano.
La linea è sospesa dal 2010, in quanto la presenza di alcuni passaggi a livello disturbava la viabilità locale. Una navetta a spola, con riduzione dei tempi di chiusura delle sbarre di attraversamento, o un sistema tram-treno potrebbero soddisfare una forte domanda potenziale di collegamenti locali e verso Napoli.
Nel dicembre 2021, la parlamentare Manzo aveva presentato un ordine del giorno, approvato dalla Camera dei Deputati, per la riattivazione della stazione. Il 5 gennaio 2022, le istituzioni locali e regionali hanno concordato sulla riconversione della linea ferroviaria in un sistema tranviario “leggero” di collegamento.
La concertazione ha deciso di aderire al Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Vesuvio – Pompei – Napoli”. Il Progetto da circa 33 milioni di euro, prevede 4 nuove fermate intermedie: “Pallone Geodetico”, “Cittadella della Pasta”, “Stadio Romeo Menti”, “Stabia Scavi – Nodo di interscambio”. quest’ultima consentirà il trasbordo da/ verso la linea EAV Napoli – Sorrento oltre alla fermata, già esistente, di Madonna delle Grazie, che verrà riqualificata e diventerà sede di incrocio per il servizio a spola. La proposta prevede l’accesso al finanziamento anche per l’acquisto dei veicoli che transiteranno sulla nuova linea.
La Sicignano-Lagonegro
Linea ferroviaria di 78 chilometri, che attraversava il Cilento, fino alla cittadina di Lagonegro (PZ).
La tratta è sospesa dal 1987 in concomitanza dei lavori di elettrificazione della Battipaglia – Potenza; da allora non è stata più riaperta, nonostante petizioni e mobilitazioni di associazioni locali.
Della eventuale riapertura beneficerebbero alcuni centri (come Lagonegro, Polla, Padula, Sala Consilina) e gli escursionisti in visita al Parco del Vallo di Diano e la certosa di Padula.
Tra le ipotesi tese alla realizzazione di una linea veloce tra Salerno e Reggio Calabria, prevista nel PNRR, c’è anche una variante attraverso il Vallo del Diano che, se attuata, potrebbe costituire un’occasione per ripristinare il servizio su ferro in questa zona.
Questa linea rientra tra le 26 ferrovie turistiche destinatarie di finanziamenti del ministero della Cultura.
È un primo passo per ragionare di futuro ferroviario ed un segnale di attenzione al problema delle ferrovie chiuse.
Fonte: mobilitadolce.net/