Al Teatro Romano di Benevento è andata in scena la semifinale del premio Strega 2022.
Il Premio Strega è uno dei più importanti premi letterari italiani assegnati annualmente ad un autore o un’autrice che abbia pubblicato un libro di narrativa – un romanzo o una raccolta di racconti – in Italia, tra il 1° marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso. Promosso dal 1986 dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega, il vincitore ottiene un premio di 5mila euro, ma soprattutto un impatto notevole sulle vendite del libro.
Tradizionalmente i finalisti sono cinque, unica eccezione i sei del 2020, ma quest’anno, per la prima volta sono stati ammessi in sette, dei dodici autori arrivati in semifinale.
Secondo il regolamento chi arriva pari merito nell’assegnazione dei voti viene automaticamente candidato, in più c’è un meccanismo di compensazione che prevede che, se tutti i finalisti prescelti appartengono a grandi gruppi editoriali, deve essere ripescato anche un rappresentante di un editore medio-piccolo.
Entrambe le condizioni si sono verificate quest’anno ed ecco dunque i 7 libri che accedono alla finale, in programma giovedì 7 luglio al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma.
Primo classificato (con 244 voti su 593 totali) è Spatriati di Mario Desiati, per la casa editrice Einaudi, favorito della prima ora.
Al secondo posto (con 179 voti) Claudio Piersanti con Quel maledetto Vroskij, per Rizzoli.
Terzo posto (con 175 voti) per Marco Amerighi con il suo Randagi, di Bollati Boringhieri.
Il quarto posto (169 voti), ancora dell’editore torinese Einaudi, Niente di vero di Veronica Raimo.
In quinta posizione, ex aequo (con 168 voti), si collocano Nova di Fabio Bacà, per Adelphi ed Alessandra Carati con E poi saremo salvi, per Mondadori.
Settimo ed ultimo posto (con 103 voti) per un titolo ripescato, Nina sull’argine di Veronica Galletta, edito minimum fax.